Il mese di marzo accoglie un testo che vuole essere una riflessione profonda sulle caratteristiche dell’essere umano.
Marco Cavagnera è il responsabile del nostro reparto finishing; si assicura che i piani di produzione della legatoria siano rispettati e le consegne garantite nei tempi corretti. Sulla base delle priorità il suo reparto prende in carico i fogli stampati per piegarli, cucirli o fresarli e copertina i blocchi libro. Gestisce lo staff del reparto ed effettua il controllo qualità sui prodotti in uscita, prima che vengano imballati e spediti. Il libro che ha voluto inserire nel calendario per questo mese di marzo è Avere o essere? di Erich Fromm, rappresentato da Alice Piaggio con una mano che annaffia amorevolmente un fiore e una che lo coglie per averlo tutto per sé.
Sei l’unico ad aver scelto un saggio… Cosa ti ha portato a questa scelta?
Era il 1990, ero in piena adolescenza e in un’intervista ho sentito Vasco Rossi che ne parlava, quindi ho deciso di andare in biblioteca e prenderlo in prestito. È stata una lettura difficile, ma più lo leggevo e più mi colpiva, perché parla di come la società ti spinge più all’avere che all’essere. Quando l’ho letto avevo 15 anni: un periodo in cui pensi ad avere, più che ad essere.
E dopo averlo letto? Sei più essere o più avere?
Dopo aver letto quel libro mi sono soffermato spesso a pensare… Credo che mi abbia migliorato, mi ha fatto vedere le cose in modo diverso. Il fatto di “avere” è quello che la maggior parte della gente vorrebbe, senza rendersi conto che la cosa più importante è l’essere. Però sono cose di cui normalmente ci si rende conto col passare degli anni. Avendolo letto nella prima adolescenza mi rendo conto di aver forse bruciato un po’ le tappe: a 26 anni ero già sposato e crescevo già un figlio e nel giro di un anno mezzo sono diventato padre.
Cosa simboleggia l’illustrazione che ti racchiude?
La coesistenza nell’essere umano di queste due pulsioni: dopotutto non credo che siamo tutti o essere o avere, ma un mix delle due cose. E l’illustrazione vuole dirci proprio questo. Una mano strappa un fiore dal suolo, incurante dell’ambiente, delle persone che non potranno più vederlo e del dolore che possa provocare con il suo gesto. C’è però anche una mano che annaffia un altro fiore, con cura amorevole. Entrambe le mani “escono” dalla stessa persona. Noi umani siamo così, ci prendiamo quello che vogliamo ma sappiamo anche prenderci cura degli altri, delle cose e del mondo.
Scheda del libro
Titolo: Avere o essere?
Autore: Erich Fromm
Editore: Mondadori
Acquista online: Avere o essere?
Citazione
“Un ‘Avere‘ deve possedere un fiore, lo coglie, lo fa suo. Un ‘Essere‘ ne contempla la bellezza, godendo di questo, percependolo per immaginare altri orizzonti.”
Il progetto
Scopri “Le storie siamo noi”, il progetto del calendario Geca 2019 dedicato ai nostri quarant’anni.