La bella e la bestia: una storia per tornare bambini

Il mese di maggio non poteva che essere dedicato alla fiaba che fa di una rosa il simbolo per la trasformazione di un mostro in un animo gentile: La bella e la bestia.

Mariangela Grancini è la responsabile della Logistica e dell’Ufficio Acquisti. Tratta coi fornitori di carta e lavorazioni speciali per ottenere le migliori condizioni e supervisiona le fasi finali delle lavorazioni. Il libro a cui ha voluto rendere omaggio nel calendario Geca è La bella e la bestia, una fiaba evergreen che ci fa tornare bambini. L’illustrazione la raffigura nel mondo che tutti ricordiamo nel cartone Disney.

Nell’immaginario collettivo i personaggi di Bella e la bestia sono un cartone animato…

È vero, in effetti io stessa sono venuta a conoscenza del romanzo dopo aver visto la versione Disney da grande schermo. Mi affascinava il minimondo di contorno ai personaggi.

Perché hai voluto scegliere questo libro?

Ne ho letto sia la versione da grandi che quella ridotta, per bambini. Quest’ultima l’ho letta insieme a mio marito e mio nipote. Ci siamo divertiti un sacco a mimare le situazioni impersonando i protagonisti.

 

Un tipico pomeriggio da nonni!

Eccome, c’è sempre da inventarsi qualcosa per far divertire i bambini, e spesso le cose semplici ed estemporanee sono quelle che li rendono più felici. Io impersonavo la bella, aggraziata e solare, e mio marito la bestia: indossava il pigiama e lo aveva tirato su fino in testa, con solo le orecchie fuori, e faceva le facce brutte. Abbiamo acceso la musica e ballato, come nella scena più famosa, e lui aveva anche un fiore in bocca, un tulipano in realtà ma la simbologia era la stessa.

Un passo a due?

Sì, ma mio nipote, che ha cinque anni, partecipava impersonando di volta in volta i personaggi di contorno, dai cani alla tazzina.

Quale pensi che possa essere l’insegnamento di questa storia per i piccoli lettori?

Sicuramente imparare a conoscere gli altri fino in fondo, senza farsi condizionare dai pregiudizi. E capire che quello che c’è dentro alle persone non corrisponde necessariamente a quello che si vede.

 

Dal libro al classico Disney: la scena del ballo

Il progetto

Scopri “Le storie siamo noi”, il progetto del calendario Geca 2019 dedicato ai nostri quarant’anni.