I libri come esperienza (offline) di valore

In che modo Geca si è trasformata da azienda di stampa “generalista” a stampatore specializzato in libri e cataloghi? In questa intervista con Lorenzo Villa di Italia Publishers, il nostro Marketing Manager Luigi Bechini prova a raccontare le scelte e i passaggi che ci hanno accompagnato in questa transizione.

Automazione, competenze, conoscenza del mercato

Parleremo di Rotobook – la nostra soluzione dedicata agli editori indipendenti – e dell’importanza dell’automazione, di cosa vuol dire essere “specialisti”; non solo da un punto di vista tecnologico, ma anche per quanto riguarda le competenze e la conoscenza del mercato del libro da parte dei nostri account. E ovviamente racconteremo anche le tecnologie che hanno reso Geca uno dei più apprezzati stampatori di libri.

Quando tutti davano il libro per morto…

La cosa interessante è che la scelta di specializzare Geca sulla produzione di libri è avvenuta proprio negli anni in cui guru tecnologici ed esperti di ogni tipo davano per certa la morte del libro di carta. Noi abbiamo sempre pensato che invece il libro fisico continuasse ad avere caratteristiche che lo rendevano insostituibile, e avevamo ragione.

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Leggere come esperienza offline di valore

Il libro fisico ha acquisito valore ancora di più oggi. Sperimentiamo tutti i giorni una iper-esposizione a device sempre connessi e l’esperienza della lettura “offline” garantita dal libro è qualcosa di ancora più prezioso.

Ecco gli highlight della nostra intervista:

  • la stampa inkjet a bobina come fattore competitivo;
  • l’importanza della produzione a ciclo completo, dalla stampa alla legatoria;
  • l’editore: una professione moderna, rilanciata dalle tecnologie digitali;
  • il manifesto di Rotobook, un programma per la “bibliodiversità”.

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