Tempo di tornare sui banchi di scuola: la scorsa settimana in tutta Italia sono riprese le lezioni, dopo tre mesi di estate, mare, onde, tuffi. E proprio l’acqua è al centro della terza edizione del diario scolastico dell’Istituto Comprensivo Thouar Gonzaga di Milano. Per il terzo anno consecutivo, Geca ha scelto di sostenere questo progetto, realizzato grazie a un vero e proprio lavoro di gruppo di insegnanti, bambini e genitori. Crediamo che il ruolo insostituibile della scuola pubblica passi anche da iniziative come questa, che mettono al centro il concetto di “scuola comunità” e il coinvolgimento attivo di tutte le figure educative. Quasi 1.000 alunni delle scuole primarie, il primo giorno di scuola hanno trovato sul proprio banco il diario realizzato anche grazie a loro.
Due lavori realizzati da Geca sono stati selezionati tra i finalisti degli Inkspiration Awards, nel contesto dell’annuale conferenza europea Dscoop tenutasi a Vienna dal 13 al 15 giugno 2018. Gli Inkspiration Awards riguardano i migliori prodotti stampati con tecnologia digital-offset HP Indigo.
Geca ha partecipato con due lavori, uno nella categoria “Publishing”, l’altro in quella “Self promotion”. In entrambi i casi, la giuria di esperti ha riconosciuto l’eccellenza del nostro lavoro.
Termini come inquinamento ambientale, surriscaldamento globale sono entrati da anni nel linguaggio di ogni giorno, nei titoli dei giornali, nelle discussioni su temi sociali e politici… ma ci rendiamo davvero conto di cosa comportano per noi e per il mondo che ci circonda? Probabilmente sì, quantomeno a volte: ad esempio quando ci troviamo su una spiaggia zeppa di rifiuti plastici.
Per noi di Geca, attenti alle problematiche ambientali e primi stampatori in Italia a conseguire la certificazione FSC, il 5 giugno non sarà un giorno qualsiasi. È la Giornata mondiale dell’Ambiente, l’occasione giusta per riflettere sulle problematiche ambientali che affliggono il pianeta Terra.
Si è celebrato il 3 maggio il 25° World Press Freedom Day, dichiarato dall’Assemblea generale dell’ONU per mettere in evidenza l’importanza della libertà di stampa, ricordando i giornalisti uccisi e minacciati a causa del loro lavoro, e per ricordare ai governi di far rispettare l’Art. 19 della Dichiarazione universale dei diritti umani (Parigi, 1948). La data è stata scelta perché allo stesso giorno del 1991 risale la dichiarazione di Windhoek, una carta che avrebbe delineato il futuro degli stati africani in tema di libertà di stampa.
Si parla sempre più spesso di “Industry 4.0”. Ma, nel concreto, di cosa si tratta? E’ una prospettiva alla portata solo di qualche grande multinazionale o riguarda la vita reale delle imprese?
Un mondo futuribile
Scenario: l’agenzia di comunicazione sta concordando con il suo cliente i dettagli di una nuova campagna marketing da lanciare in larga scala. Una volta definito il tutto, grazie a un sistema integrato la cartiera riceve le specifiche della carta scelta per realizzare la brochure, recupera il materiale in stock e fa partire il camion. Qualche ora dopo, senza averla ancora ordinata, lo stampatore si vede arrivare sei bancali della carta. Una volta completata la produzione della brochure, il sistema gestionale dello stampatore avvisa il corriere che passa a ritirare il materiale e lo consegna al cliente finale.
Fantascienza? In parte. Questa è Industry 4.0.
È sempre stato vissuto come un mero adempimento di legge, ma in realtà negli ultimi anni le aziende hanno capito che il bilancio può ricoprire un ruolo importante nella strategia di comunicazione. Per noi è un fenomeno molto evidente dal momento che numerosi nostri clienti vi dedicano sempre maggiore attenzione, sia nella fase di progettazione che in quella di realizzazione.
Non solo cifre
Attraverso il bilancio l’azienda trasmette al mercato la propria situazione patrimoniale e finanziaria e le proprie performance, adempiendo alle disposizioni imposte dai vincoli normativi. Questo, però, oggi non è più sufficiente. La comunicazione economico-finanziaria ricopre oggi un ruolo sempre più importante, non solo per soddisfare i bisogni informativi della comunità e delle istituzioni, ma anche e soprattutto per promuovere l’immagine dell’azienda.
Da inizi Novecento all’era contemporanea
Ne sono stati fatti, di progressi, da quando per la prima volta appariva nel 1921 la parola workflow associata alla gestione dei flussi di lavoro aziendali. Si era in pieno sviluppo economico e una perfetta organizzazione del lavoro era ciò che consentiva l’integrazione delle varie fasi di lavorazione di un prodotto. Siamo ora nell’era del digitale 4.0 e la gestione del lavoro può essere, come nel caso di Geca, completamente informatizzata, a partire dal preventivo e fino alla partenza dei volumi dallo stabilimento a fine produzione.